© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Sapere che Piero Pelù, fa parte per la prima volta nella sua "divina carriera" della rosa dei Big in gara, è già sinonimo di adrenalina pura e che il Festival da qualche anno a questa parte sta finalmente prendendo una bellissima piega; ma sapere che anche a “l’ex leader dei Litfiba” sta a cuore sia l’ambiente e l’ecosistema, sia la battaglia contro la violenza delle donne e ragazzi che hanno avuto delle infanzie negate, certo fa un bell’effetto. Incontriamo il Rockstar toscano Piero Pelù che non si nega ai nostri microfoni anzi, ci regala umilmente grande attenzione, saggi e particolari saluti!
Piero Pelú, a lei chiedo della sua bella canzone, cosa ne pensa del festival e come mai “colonne della musica internazionale come lei” si rimettono in gioco in un contesto del genere e non per ultimo un particolare pensiero ad un suo fan, mio figlio Charlie.
L’atmosfera che c’è nel backstage mi piace e il cast è variegato, mi fa piacere esserci, ci dice Piero Pelù. No Angela, io sono sempre in gioco, non è che smetto mai di esserlo. La canzone Gigante parla proprio di questo, avere sempre la voglia di rinascere, mettendosi in discussione e cercando di ricostruirsi. Non avere paura di cavalcare i fantasmi, mostri e draghi che abbiamo dentro ogni giorno e quindi superare ogni difficoltá.
Perché ora, lasciando perdere che noi siamo dei privilegiati qua dentro, peró Giganti parla proprio anche di tutti i ragazzi che hanno avuto delle infanzie negate. Parlo dei figli dei mafiosi, parlo di quelli che hanno dovuto abbandonare la scuola da bambini, parlo dei ragazzi profughi, parlo del milioni di bambini uccisi nei campi di sterminio.
Giganti è dedicato anche sia a mio nipote Rocco di tre anni, sia ai ragazzi del carcere minorile di Nisida, dove ho trascorso una settimana con loro, a Forcella, nel centro dedicato ad Annalisa Durante, la ragazzina di appena quattordici anni uccisa per strada, vittima innocente di camorra. Il brano è scritto in un linguaggio abbastanza basico, ed è con Erri De Luca che ho scritto il verso “il tuo non è un pianto, è il tuo primo canto”. Con piacere attraverso la tua emittente TeleVideoItalia Angela mando un saluto affettuoso a tuo figlio: “Charlie… sei un Rock!”
Molto attento anche al tema ambientale, apriamo una parentesi fuori dal Festival, dove in spiaggia la Rockstar Piero Pelù lo scopriamo non a cantare ma a pulirla realmente, dando a tutti una seconda lezione di vita. Vanno cambiate le nostre abitudini, ci dice. Tutti insieme dobbiamo prendere coscienza, altrimenti sarà la fine. Questa è per me la tappa zero di un giro che voglio chiamare “Clean beach tour”. Se tutti usiamo meno la plastica, viviamo meglio. Le buste di stoffa per fare la spesa, ad esempio, sono le più indicate. Siamo centinaia di persone a pulire questa spiaggia e questa è una cosa fantastica. Abbiamo ripulito solo qualche chilometro di spiaggia ma ne rimangono quasi ottomila in tutta Italia. È necessario mantenere anche le spiagge pulite per noi ma principalmente anche per l’ecosistema. È proprio il caso di dirlo che: Una lezione di vita la riceviamo anche da un “Gigante” come Piero Pelù.
Il 21 febbraio darà stampa il suo nuovo album "Pugili fragili" un modo in più, forse, per ricordare che ha festeggiato al Festival di Sanremo i suoi longevi quarant’anni d'inimitabile carriera. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net e www.corriereditalia.de
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