© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Revival o semplice nostalgia? Ne parliamo con un trio ionac della canzone italiana, I Ricchi e Poveri che non hanno di certo bisogno di presentazione. Franco Gatti, Angela Brambati ed Angelo Sotgiu hanno dato vita ad una delle formazioni più popolari della canzone italiana, mietendo successi in Italia e all'estero per più di 35 anni. In occasione di un'esibizione live a Stoccarda, tappa obbligatoria per chi vuole gustare "il revival". Li abbiamo incontrati per scambiare quattro chiacchiere.
Quale è il segreto del vostro successo?
Franco:"Sicuramente la voglia e l'entusiasmo di fare questo mestiere. Naturalmente, non dobbiamo dimenticare i nostri collaboratori che abbiamo incontrato lungo il nostro percorso, che ci hanno permesso di arrivare fin qui".
Oggi il pubblico vuole ritornare indietro, c'è voglia di revival, forse il tempo presente è troppo pieno di incertezze?
Angelo: "Io credo che le incertezze ci siano sempre state e ci saranno sempre. Diciamo pure che forse è la forza delle canzoni che porta il pubblico a sentire l'esigenza di ritornare indietro. Le nostre canzoni sono diventate popolari perché hanno sempre captato gli umori e gli entusiasmi del pubblico".
Quanto vi è servito il festival di Sanremo per amplificare la vostra popolarità?
Angela: "Sicuramente è stato importante nel nostro percorso anche se non posso dire se saremmo arrivati fin qui se non ci fosse stato. Nel senso, chi lo può dire. Diciamo pure che, quando siamo saliti la prima volta sul palco dell'Ariston, c'era un solo modo di fare televisione e la gente rimaneva incollata davanti al piccolo schermo. Adesso ci sono mille altre distrazioni, e quindi anche per i Ricchi e Poveri sarebbe stato più difficile venir fuori dalla mischia".
Che rapporto avete con le nuove tecnologie? Quando avete iniziato vi sareste mai aspettati una rivoluzione come quella di Internet?
Angelo: "Certamente, no. Ci piace molto tutto questo anche se il progresso ci spaventa in un certo senso. Chi lo ha messo in piedi era cosciente del fascino di tutto ciò ma anche del rischio di perdere un contatto più vero con il mondo che ci circonda.Osservando i miei figli, mi rendo conto sempre di più che le giovani generazioni hanno perso il contatto con il supporto musicale, quello che per noi era il disco. E forse la perdita di questo contatto sarà un disastro per la musica". Se vi chiedo un sondaggio per realizzare una classifica ideale?
Angela: al primo posto vedrebbe "Sara perché ti amo" afferma "...Ci ha portato molta fortuna e va rispettata. In una preferenza personale sceglierei Come Vorrei"; Angelo: "Sarà perchè ti amo" la canzone più votata nel sondaggio; Franco: "...dipende dalle situazioni. Sarà perchè ti amo ci ha portato al successo internazionale. Il mio gusto mi suggerisce Che Sarà. Anche se il business è...". Il passare del tempo non fa perdere identità ma evidenzia ancora una volta la qualità della musica "Made in italy". Grazie Angela, é stato bello incontrare te tuo marito Dino e, attraverso la tua emittente TeleVideoItalia Angela e il Corriere d'Italia per cui scrivi, salutiamo e abbracciamo naturalmente tutti i nostri fan del mondo.Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de
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