
© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Che era un Festival ben diverso dagli scorsi anni si era giá capito, da quando Carlo Conti ha preso in mano le redini del Festival, sia da conduttore come anche da direttore artistico per il secondo anno consecutivo della kermesse musicale sanremese.
È dunque grazie a lui se da un paio di anni la cittá dei fiori, per eccellenza, rientra nella tradizione musicale e meno in quella politica anche perché, quest’ultima, è stata una satira dosata per tutti anche su Renzi e fatta da Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, gli amici di sempre di Carlo Conti e che a sorpresa sono arrivati all’Ariston.
Del panorama comico nazionale sono venuti anche i comici Enrico Brignano, Nino Frassica, Aldo, Giovanni e Giacomo quest’ultimi hanno accettato l’invito al Festival (dopo anni di rifiutarlo) perché gli è sembrato un bel modo per celebrare i 25 anni di carriera e con l’occasione hanno devoluto l’intero cachet a tre associazioni: La grande casa onlus (cooperativa sociale) l’associazione Porto Franco (centro di aiuto allo studio) e l’Ammf (Associazione Modenese per le Malattie del Fegato).

Immutata é rimasta a regnare la malattia cronica su tutto e per tutti di “madre critica” mass media e non solo ma almeno in questi due ultimi anni a questa parte la critica è ritornata alle sue vere origini e quindi ci si è concentrati nuovamente “o meglio di piú” sulla musica, sul bello o il brutto di un’interpretazione e sul modo magari piú o meno ecocentrico di fare, di dire o di vestire un cantante in gara.

Ferma restando sulla gara, i venti cantanti scesi in gara con le loro rispettive canzoni sono stati: Deborah Iurato e Giovanni Caccamo con la canzone Via da qui, Noemi con La borsa di una donna, Alessio Bernabei con Noi siamo infinito, Enrico Ruggeri con Il primo amore non si scorda mai, Arisa con Guardando il cielo, Rocco Hunt con Wake Up, Dear Jack con Mezzo respiro, Stadio con Un giorno mi dirai, Lorenzo Fragola con Infinite volte, Annalisa con Il Diluvio Universale, Irene Fornaciari con Blu, Neffa con Sogni e nostalgia, Zero Assoluto con Di me e di te, Dolcenera con Ora o mai più, Clementino con Quando sono lontano, Patty Pravo con Cieli immensi, Valerio Scanu con Finalmente piove, Morgan insieme ai Bluvertigo con Semplicemente, Francesca Michielin con Nessun grado di separazione, Elio e Le Storie Tese con Vincere l’odio.

In barba alla fatidica frase “squadra che vince non si cambia” Carlo Conti cambia sí squadra presentandosi in questa nuova edizione con Madalina Ghenea, Virginia Raffaele (nella parte di se stessa, dopo essere stata Sabrina Ferilli, Carla Fracci, Donatella Versace e Belen) e Gabriel Garko ( scampato miracolosamente ad un incendio ma non dalle gaffe, dalla tanta emozioni e dai fan in delirio ) ma la formula è rimasta vincente anzi, a sbancato di gran lunga gli ascolti.
Si sono alternati in queste serate ospiti come Giuseppe Fiorello, Cristina D'Avena che ha cantato le sigle cult, ai Super ospiti protagonisti di medley di grande successo come Laura Pausini reduce dalla pubblicazione del nuovo album “Simili”, Eros Ramazzotti che ha festeggiato i 30 anni dalla sua vittoria all'Ariston con “Adesso tu” e Elisa. Non sono mancati i Pooh al completo con Riccardo Fogli, Hozier cantante irlandese che ha conquistato il pubblico italiano con la hit Take me to Church, Ellie Goulding, l'artista francese Maître Gims che sta spopolando con il brano “Est-ce que tu m'aimes” a Renato Zero che nel Festival dell'Arcobaleno dei nastrini pro unioni civili rappresenta l'antesignano, colui che ha avuto il coraggio di sfidare il pregiudizio in un'Italia ben diversa da oggi, e in questo clima rovente del dibattito sulle unioni civili la grande attesa per l’arrivo di sir Elton John sul palco dell’Ariston è stata esaudita (anche se con mezzora di ritardo) e che ha cantato il suo nuovo singolo dal titolo Blue Wonderful, e ancora il ballerino Roberto Bolle e la star internazionale del cinema Nicole Kidman.

Il dopofestival è stato condotto da Nicola Savino e la Gialappa’s Band e mentre il Cardinal Ravasi Twitta Rocco Hunt, nella sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo gli Stadio a sorpresa tagliano il traguardo e celebrano il loro successo ( influenzato magari un tantino dalla serata delle cover con l’omaggiare fatto al grande amico di sempre Lucio Dalla) ribaltando cosí tutte le previsioni, anche quella che ha visto in queste ultime edizioni vincere piú protagonisti dei talent show che altri.
E mentre ai complimenti per Carlo Conti si uniscono: a) gli 11 milioni 223 mila i telespettatori pari al 52.52% di share che hanno seguito la finale del Festival di Sanremo; b) Il premier Matteo Renzi che scrive sulla sua Enews - non gli faccio un favore ma posso dire che Carlo Conti è stato come sempre impeccabile nel gestire Sanremo, é stato bello veder vincere gli Stadio, il talento impressionante di Virginia Raffaele e quel gigante di Ezio Bosso che ha commosso tanti italiani, dire grazie alla Rai e al servizio pubblico; c) il direttore di Rai1 Giancarlo Leone che ha sottolineato - ho creduto e voluto fortemente Conti come conduttore e direttore artistico mi sono assunto totalmente la responsabilità e oggi sono felice che questa scelta sia stata premiata da pubblico e critica, a dimostrazione del valore artistico e professionale e della necessità di costruire un progetto a lungo termine sul festival, a Carlo Conti non resta altro che pronunciarsi: visto che è andata bene… non c'è due senza tre. Grazie a Tutti. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net e www.corriereditalia.de
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