Festival Internazionale Green Music
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© by TeleVideoItalia.de Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La musica che nasce dalla terra e vola lontano con Orietta Berti, Luca Barbarossa, Alessandro Haber, Stefano Fresi, Tony Esposito, José Cuenca, Maurizio Mastrini. Dal cuore dell’Umbria alla Carnegie Hall di New York con cento concerti, duecento artisti, quaranta comuni e un solo messaggio di bellezza e sostenibilità. C’è un momento, tra il silenzio dell’alba e il respiro della natura, in cui la musica diventa qualcosa di più: non solo suono ma esperienza, emozione, viaggio. In quell’attimo nasce il Festival Internazionale Green Music che trasforma ancora una volta l’Umbria e non solo, in un grande palcoscenico a cielo aperto.
La nona edizione, da giugno a novembre, con 100 concerti in 40 comuni, oltre 200 artisti da 4 continenti darà vita a un racconto collettivo fatto di note, paesaggi e incontri. L’ultima tappa è la realizzazione di un sogno con un concerto alla Carnegie Hall di New York, il 17 novembre 2025. Il Green Festival è un progetto unico nel suo genere, il più grande “green” in Italia, nato da una visione, quella del Maestro Maurizio Mastrini musicista che ne è anche il Direttore Artistico, che ha saputo trasformare un sogno locale in un evento globale, senza perdere, tuttavia, il contatto con la terra, l’anima, la bellezza autentica.
“Il festival Green Music nasce dal cuore, con la missione di accendere la consapevolezza nel nostro pubblico sulla sostenibilità e il rispetto per l'ambiente, attraverso la magia della musica. I nostri eventi sono esperienze multisensoriali, spesso al tramonto, quando il cielo si tinge di colori caldi e avvolgenti. In quei momenti, il pubblico si perde in un’atmosfera quasi surreale, circondato da profumi, immagini e suoni che accompagnano un viaggio emozionale senza confini. Quest’anno, il festival toccherà i 100 appuntamenti in due terzi dell’Umbria, regalando emozioni uniche: dai concerti all’alba, che si svolgono all’inizio del giorno, alle suggestive Candle Music illuminati dalle candele, creando atmosfere intime e coinvolgenti. Green Music vanta anche un piccolo record: essere stati i pionieri a proporre concerti in teatri costruiti con balle di paglia, i cosiddetti Teatri di Paglia, simbolo di innovazione e rispetto per la natura. La nostra attenzione si concentra anche sulla selezione di artisti che possano portare proposte artistiche inusuali e particolari. Il festival – conclude Maurizio Mastrini - è un viaggio attraverso i ritmi del mondo: quest’anno, con la Bolivia e l’Etiopia, grazie alla collaborazione con le rispettive ambasciate in Italia, la musica spagnola con il grande maestro Manuel Cuenca e omaggi al tango e ad Astor Piazzolla, il nostro cuore batte forte per la diversità e l’emozione che solo la musica può regalare”.
Ogni concerto è pensato per rispettare l’ambiente e valorizzare i luoghi: si suona tra le vigne, nei boschi, nei borghi medievali, tra le pietre antiche e le luci naturali. Tutti gli eventi sono a impatto zero e sempre a ingresso libero, per rendere la cultura un bene accessibile a tutti. I format sono esperienze immersive: concerti all’alba e al tramonto, serate illuminate da centinaia di candele con Candle Music, performance nei suggestivi Teatri Di Paglia, realizzati con balle di paglia intrecciate che formano anfiteatri naturali, integrandosi armoniosamente con il paesaggio. Queste strutture, temporanee e biodegradabili, trasformano i campi in luoghi di meraviglia, dove musica e natura si fondono in un’atmosfera unica, intima, irripetibile. In alcuni casi sono Suoni e Sapori, dove la musica si
abbina alla degustazione di vini e prodotti tipici. Un Festival che si ascolta, ma anche si respira, si tocca, si vive. Tanti gli ospiti tra cui spiccano Orietta Berti, Luca Barbarossa, Alessandro Haber, Stefano Fresi, Tony Esposito, José Cuenca insieme a tanti altri artisti pronti a intrecciare la loro arte con il silenzio e la luce dei luoghi che li accolgono. Il viaggio sonoro del Festival toccherà alcuni dei luoghi più affascinanti dell’Umbria, tra cui Montefalco, con i suoi vigneti sospesi tra cielo e terra, Cascia, simbolo di rinascita e spiritualità, Castiglione del Lago, tra acqua e storia, Passignano sul Trasimeno, con le sue atmosfere lacustri, Orvieto, scrigno di arte e architettura, Giove, incastonata nel verde, Castello di Montali, dimora d’altri tempi, ma anche Sellano, Piegaro, Montegabbione, Montone e moltissimi altri luoghi incantati, dove la musica si intreccia con il paesaggio, in un percorso al ritmo delle emozioni tra le bellezze di una Regione tutta da scoprire, attraverso esperienze uniche e indimenticabili. Il Festival non è solo un insieme di eventi, ma una dichiarazione d’amore per la natura, per l’arte, per l’umanità. Un invito a rallentare, ad ascoltare con tutti i sensi, a lasciarsi sorprendere da ciò che è semplice e profondo. Perché la musica può cambiare il mondo, se nasce dall’ascolto della terra, degli altri, di noi stessi. Segui le nostre interviste video anche su: televideoitalia.net/intervistelive
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