Ometto il nuovo singolo di Marco Marchese Borrelli
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- 4 giorni fa
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© by TeleVideoItalia.de Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. “Chi omette il rispetto sarà sempre un Ometto”. Mercoledì 10 dicembre 2025, giornata mondiale dei Diritti Umani, è uscito su tutte le piattaforme “Ometto” di Marco Marchese Borrelli, in arte MARCONDIRO, che la interpreta per la band ROBOTCOMBO composta da Primitive Robot. La musica interamente elettronica, è prodotta con Maurizio Mariani e “suonata” dai ROBOTCOMBO. L’autore, che si definisce “maschio femminista”, afferma nel brano che Dio è Donna, ironizzando e sfatando i luoghi più comuni. Non a caso Ometto, termine che potrebbe riferirsi ad un bimbo particolarmente maturo, viene utilizzato a sottolineare la pochezza di uomini, che credendosi forti ed invincibili, sono invece uomini piccoli, senza alcuna dignità o spessore. Il video interamente realizzato dall’I.A. grazie al solo storyboard del testo, senza indicazioni o interventi umani, ne conferma la scelta provocatoria, in cui si è voluto provare a supporre che l’I.A sia un’artista sottovalutato.
“Il testo è nato dopo aver visto un documentario di un amico sulla Passione di Cristo, dove un bambino alla domanda chi fosse Dio, risponde senza esitazione che Dio è Donna, perché è l’unica in grado di procreare. Il testo non lascia cose sottintese, ma sa essere “cattivo”, quanto basta, per non diluirne il significato ed il peso. Ho scelto di raccontare fatti di cronaca, ma con un po' di pudore, dove dico “sputa in faccia l’acido della sua accidia”, omett – endo qualcosa, nel tentativo di non rendere reale quel gesto che, seppur “velato”, non perde la sua crudezza. La band ROBOTCOMBO, ispirata dal Primitive Robot difensore dei diritti umani, è volutamente composta da soli robot. In momento storico in cui si dibatte molto sull’ingerenza dell’I.A, questo messaggio ci spinge a riflettere, su come si dovrebbe interagire, senza alienare la nostra volontà, la nostra creatività”.
Una narrazione, quindi, che si pone all’opposto dell’idea che ci hanno propinato di un Robot- Terminator, mostrandoci un’ intelligenza artificiale da educare come un bambino. Un bambino geniale, che difficilmente sbaglia una volta acquisito il dato corretto, grazie ad un livello di apprendimento quasi impeccabile e che, probabilmente, proprio per questo ci spaventa. Il pathos, è sempre e comunque, affidato all’uomo perché è l’unico detentore di una emozionalità che i Robot non possono avere. Una sfida ed una provocazione con cui Marco Marchesini Borrelli, ci invita a riflettere grazie ad un progetto che mette a confronto la versione elettronica suonata da Robot con quella acustica dove sovrane, sono le parole. Per la stessa motivazione, le immagini spettacolari e cinematiche generate dall’I.A. avranno come “controcanto” un video intimo e “artigianale” della regista e fotografa marocchina, Hind Chaouat, una narratrice poliglotta il cui lavoro esplora con profondità le traiettorie umane. Il suo universo unisce rigore visivo, senso del dettaglio e una narrazione autentica regalando ad Ometto un punto di vista e sfumature inedite ed inaspettate. Segui le nostre interviste video anche su: televideoitalia.net/intervistelive
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