Con la memoria il Premi Tenco apre con il Masterclass Lucio Dalla
- © Angela Saieva
- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 7 min
© by TeleVideoItalia.de Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Si è appena conclusa la rassegna inaugurale del Premio Tenco 2025. L'appuntamento con la storica rassegna della Canzone d’Autore, giunta alla sua quarantottesima edizione, si è aperta ieri 22 ottobre al Teatro Ariston, tempio della musica, con uno speciale Masterclass dedicato a polistrumentista, cantautore, compositore e attore Lucio Dalla. All’inaugurazione, sono stati protagonisti per eccellenza circa mille giovani studenti delle scuole medie inferiori e superiori, provenienti da Genova, Imperia e Savona, dando inizio al programma.
Tra il ricco menù di ospiti sul palco citiamo l’amministratore delegato di Pressing, Daniele Caracchi, la società che collabora con la Fondazione Lucio Dalla; il Presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia, nonché storico manager di Lucio Dalla; il cantautore Pierdavide Carone; il Presidente onorario del Club Tenco Stefano Senardi che premette: “Lucio non è stato solo un gigante della musica italiana, ma un artista capace di unire sperimentazione e popolarità, poesia e leggerezza, profondità e ironia. Parlare di lui, studiarlo, ascoltarlo ancora oggi significa entrare nel cuore della nostra canzone d’autore";
non per ultimo lo storico chitarrista e collaboratore di Lucio Dalla, Ricky Portera, che la nostra emittente TeleVideoItalia.net ha avuto anche il privilegio di incontrare e con la sua inestimabile umiltà, di deliziarci delle sue pure perle di saggezza; una vera leggenda nel panorama musicale italiano, con una carriera sessantennale che include collaborazioni con artisti di fama mondiale, Vasco Rossi e tanti altri grandi Artisti, nonché fondatore, membro e cantante degli Stadio, inserito dalla Critica Musicale tra i migliori chitarristi al mondo riconosciuto per la sua abilità nel padroneggiare i cambiamenti socio-culturali e la sua capacità di raccontare storie attraverso la musica. La kermesse è stata moderata da Marika Amoretti del Club Tenco - Coordinamento Scuole e da Paolo Talanca, critico musicale e docente - Referente Targhe Tenco. Il mega schermo, alle spalle degli ospiti, ha proiettato momenti iconici che lo ritrae nel live di Lucio Dalla assieme ad altrettanti storici componenti.
“Intanto vorrei salutare questi ragazzi, come dicono tutti i miei colleghi ruffiani, …” dice Ricky Portera per rompere il ghiaccio e per strappare un sorriso ai giovane in platea che lo accolgono ricambiando il suo umorismo con un lungo applauso “…io lo dico onestamente perché noi, senza di voi, saremmo nulla, quasi nulla. Lucio è partito come un grande musicista ma dopo, Lucio, ha avuto un salto di qualitá notevole quando è diventato attore e regista delle sue canzoni. Perché ragazzi, se voi chiudete gli occhi un attimo e ascoltate una canzone di Lucio, potete vedere un film e questa, per me, era la sua forza. Lavorare con Lucio sul palco era sempre una sorpresa. Salivi e vedevi un punto interrogativo gigantesco, perché non si sapeva mai come si iniziava, cosa succedeva in mezzo e soprattutto come si finiva…” ricorda l’iconica Star “…infatti, stavo dicendo prima a
Pierdavide, il finale era a sorpresa…, lui tirava su il braccio…, tac…, ci fermavamo tutti. Un’altra cosa era la velocitá dei pezzi, quando Lucio era agitato, i pezzi prendevano venti tpm anche trenta in più, quindi diventava a volte anche impossibile quasi suonarli e stare sul palco con Lucio significava intanto…, mai fare un fraseggio jazz. La prima volta che mi sono azzardato, mi ha guardato e mi ha fatto un gesto con la mano a dire… “sei fuor di testa?!” Da quel momento non li ho più fatti assolutamente. Io non ho mai imparato a suonare il jazz, avendo fatto trent’anni con lui. Peraltro devo dire che Lucio, ogni volta che faceva e diceva qualcosa, insegnava un qualcosa. Questa era la cosa importante di Lucio, perché è stato un grande insegnante, pur non sapendolo. Lucio non conosceva una nota, era un pianista in “do”. Lui suonava solamente in “do maggiore” e se il pezzo era in un’altra
tonalità, c'era il famoso transpose, quindi salire sul palco, era sempre una sorpresa. Con Lucio cera un’anarchia incredibile, lui diceva…, “Ricky, impara il pezzo, fai quel che caxxo ti pare, fai come vuoi” e questo era un grande vantaggio per noi, perché sul palco inventavi qualsiasi cosa e diventavi tu protagonista. Però, attenzione, non superare mai quella linea che l’artista aveva davanti perché, appena superavi…, un pochino si vacillava! Io devo dire che avevo un bellissimo rapporto con lui e ci vorrebbe minimo una settimana per raccontare degli aneddoti, per far capire cosa vuol dire la grandezza di un Artista del genere. In sintesi però, Lucio mi chiamava “sz” perché sapeva che avevo questa “s” un po’…, ambigua. Un giorno, addirittura in macchina, stavamo andando a Zurigo, ero dietro di lui e mi disse: “ta, mi daresti una sigaretta?” Io ho detto: “ta…, perché?” E lui: “ta, è il femminile di tu!” Perché lui diceva sempre che “io ero una donna ma non lo sapevo” e questa cosa devo dire che mi ha inquietato per anni. Ogni tanto, soprattutto quando andavo in bagno cercavo di capire…, se cera o meno…quel punto lì. Però, tornando sul
serio, sugli aneddoti importanti: “Lucio, un giorno creava un mito, il giorno dopo lo distruggeva” e questo era il suo modo per tenere in equilibrio le persone. Ricordo che a Trani fui processato perché, a quei tempi, io avevo fatto un tour con Eugenio Finardi e poi, quando lui mi richiamò, andai con lui e lì scoprii che cos’era veramente il Rock di un artista, perché Finardi era veramente Rock. Quando tornai, ero un po’ esuberante nelle mie manifestazioni e mi processarono Trani. Lì, gli dissi “da domani trovatevi un altro chitarrista”. La sera, Lui, arrivò con un mazzo di rose, mi fece salire sul palco di Stadi ma mi tenne giù e mi disse “le Star entrano per ultime”. Mi prese sotto braccio, mi portò davanti e disse: “signori e signori …, questo è Ricky Portera”. Questo era il suo modo di farsi perdonare ma allo stesso tempo, dico una brutta parola, “di controllarti, perché sapevi che non dovevi andare oltre…”. Dalla platea del Teatro Ariston e dai colleghi ospiti parte un sentito applauso e Ricky Portera pone subito l’accento “…questo applauso che fate oggi, è per Lucio, perché sappiate che “Lucio” è qua, è qui con noi”.
Sanremo, la città dei fiori per antonomasia, fino al 25 ottobre 2025 è dunque impegnata ad ospitare una serie di eventi colossali tra presentazioni, proiezioni, spettacoli pomeridiani e incontri a partire dalla sede del Club Tenco, l’Ex chiesa Santa Brigida nel quartiere Pigna, il Teatro Casinò e il Cinema Ritz. I riconoscimenti sono pronti ad essere consegnati. Il Premio Tenco all'Operatore culturale, alla memoria del poeta "Refaat Alareer", andrà a "Tito Schipa Jr." e il Premio Yorum (istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020, per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d’espressione) andrà a “Refaat Alareer", il poeta e attivista palestinese che insieme ai fratelli e i suoi tre figli è morto nel 2023, in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. Ricordiamo che Refaat Alareer, durante la sua carriera, insegnò letteratura e scrittura creativa all’Università Islamica di Gaza e co-fondò We Are Not Numbers, un’organizzazione per mettere in contatto autori esperti internazionali con giovani scrittori di Gaza, promuovendo la narrazione come strumento di resistenza palestinese.
Il Premio SIAE andrà a “Mimmo Locasciulli” per i cinquant’anni della sua iscrizione alla “Società Italiana degli Autori ed Editori” con il deposito del brano “Canzone di Sera”. I Premi Tenco 2025 assegnati dal Club Tenco alla carriera di quelli che hanno apportato un contributo significativo alla Canzone d’Autore mondiale, in questa edizione andranno a “I Baustelle” la formazione composta da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini che da venticinque anni lavora sulla forma canzone in maniera sperimentale, cercando di scardinarne e rinnovarne i codici; a “Goran Bregovic” cui fa musica che fonde rock, musica folk balcanica ed elettronica con elementi di jazz, tango, musica popolare ungherese, polifonia bulgara e arie sacre ortodosse; a “Ricky Gianco”, un nome e un'icona della musica italiana degli Anni ‘60 e ’70. “Con Luigi Tenco ricorda parlavo di rock e Brassens”; a “Tosca” una grande interprete, artista eclettica con un'innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione; a “Daniele Silvestri”, principalmente un cantautore noto per la sua versatilità e che sperimenta nel pop, nell'elettronica e nel rap, i suoi testi sono spesso ironici, riflessivi e impegnati socialmente.
Mentre le Targhe Tenco 2025 verranno assegnate per i seguenti album in assoluto, album a progetto e canzone singolo, in dialetto, interprete, opera prima. Migliore album in assoluto e Migliore canzone singola verrà conferito a “Lucio Corsi” per il brano “Volevo essere un duro”; Migliore album di interprete a “Kaleidoscopedi” Ginevra Di Marco. Migliore album a progetto a “Pagani per Pagani” prodotto da “Caroline Pagani” cui costruisce un ponte tra epoche, linguaggi e generazioni. Se pur con prudenza, questa edizione 2025 ha dato spazio anche ai giovani e la kermesse canora, è pronta in questo weekend a consegnare gli ambiti premi anche alla cantautrice e polistrumentista napoletana “La Niña” che, col suo progetto dialettale, ha rivoluzionato gli stilemi della musica in vernacolo e portato una
nuova ventata d'armonia e parole. “Anna Castigia”, co-fondatrice del progetto "Canta Fino a Dieci", collettivo di cantautrici femminista che contrasta il gender gap nel mondo musicale. Pensare che la scorsa edizione 2024, l’artista genovese “Irene Buselli”, anche lei una delle fondatrici e unite nello sforzo di affermare uno spazio per le donne nella scena musicale italiana, ha potuto testimoniare che c'è un mondo musicale e autoriale portatore di nuovi fermenti artistici. Grazie dunque all’encomiabile organizzazione Club Tenco che annualmente ci trasporta nel vero mondo della musica e non solo, come per avere aperto uno spiraglio anche al nuovo cantautorato e quindi, verso la contemporaneità. Chapeau! Segui le nostre interviste video anche su: televideoitalia.net/intervistelive
Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati



































