© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Si è tenuto sabato 4 giugno il primo entusiasmante concerto in Germania della Star Michele Zarrillo. Dopo due anni di restrizioni e rinvii di date a causa della pandemia da Covid-19, la Bürgerzentrum di Waiblingen ha registrato sold out, ricreando quell’atmosfera magica di cui tanto si sentiva la mancanza. Gli artefici del colossale concerto tenuto dal cantautore romano è da attribuirsi alla giovane organizzazione di Danilo Amato, Amato & Tasselli
Eventi. Dopo un gradevole ristoro, il cast si appresta a fare il soundcheck e noi a completare il nostro servizio. Il celebre maestro, nonostante concentratissimo, si dedica a noi con grande simpatia e invidiabile umiltà. Un pianoforte attira la nostra attenzione e subito ci appartiamo con Michele Zarrillo. Pur avendolo già incontrato al Festival di Sanremo tra la calca dei nostri colleghi, resta comunque un’emozione incontenibile averlo finalmente tutto per noi e lui ci mette subito a nostro agio. Si complimenta con noi, scherza, racconta piccoli aneddoti, poi con Una rosa blu parte a ruota libera la nostra
chiacchierata. Questo è un anno importante Angela, Una rosa blu compie quarant’anni e questa è la prova che, nonostante tutto vivano di luce propria, siamo qui a festeggiare i suoi quarant’anni di questa canzone. I tour inizialmente si chiamava “Vivere e nascere Tour” perché era legato al disco “Vivere e Rinascere” adesso ha cambiato nome strada facendo, chiamandosi “Blu Tour” proprio in riferimento alla Rosa blu.
Particolarmente maestro Zarrillo, la prima cosa che ha fatto quando ha messo piede in suolo tedesco per la comunità italiana, quale è stata?
Mah, insomma, è un po’ di anni che non venivo. Sono venuto qui a Stoccarda nel lieto fine anni ottanta e i primi anni novanta e mi auguro di ritornare presto, ecco. È una nazione che mi segue molto, a prescindere degli italiani in Germania, sono seguito molto anche dai tedeschi e quindi mi piacerebbe venire ad assaggiare proprio questo rapporto che c’è tra me e la Germania, tra la mia musica e la Germania. Quindi a maggior ragione mi auguro di ritornare presto e fare un tour, o dei mini tour, dove potere vedere appunto tanta gente e poter restaurare un rapporto ancora più profondo con tutti loro.
Nella sua lunga carriera Michele Zarrillo a chi vorrebbe dire “grazie” e a chi invece scaglierebbe una “pietra”?
Il maestro ci sorride, poi obbiettivamente con grande modestia, risponde: no vabbè, “grazie” lo dico a me stesso e le “pietre” le tiro a me stesso, per lo stesso senso, per carità! No, ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e mi aiutano in questo bellissimo percorso e che ormai dura da tanti anni. Dico grazie ai miei collaboratori, ai musicisti, agli amici, a tutti quelli che mi danno forza, mi danno energia per poter comunicare quello che io sento e chiaramente, mi tiro le pietre, perché c’era quella canzone… ti ricordi anche te Angela…
che fa “ se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre, ecc., fino a completare … qualunque cosa fai, tu sempre pietre in faccia prenderai” ecco, nel senso che poi la vita le pietre le prendiamo un po’ tutti, no! Io però, me le auto tiro da solo. Me le tiro da solo insomma perché, perché sono un pigrone e diciamo che tutto quello che sono riuscito ad ottenere, è perché il pubblico ha voluto che io continuassi. Ha voluto come dire, non abbandonassi mai il campo come si suol dire, quindi devo a loro tutto questo. Devo al pubblico e poco a me stesso perché, con la pigrizia, ogni tanto mi sono assentato e per colpa mia, non per colpa di altre persone.
Maestro, prima di lasciarla al suo pubblico le chiedo se a Sanremo ci sarà, l’altra, di fare un grande saluto alla nostra comunità italiana in Germania che la segue.
Ma certo, un saluto a tutti da Michele Zarrillo. Io non so se sarò a Sanremo, perché ancora non ho il brano, quindi tu sai che senza canzone non ti puoi presentare. Sanremo ha questa prerogativa, però faccio un saluto a tutti voi. Spero di rivedervi presto e…chissà… Sanremo si, Sanremo no…, chi può dirlo! Vediamo come vanno le cose, vediamo soprattutto se mi esce qualcosa di buono in questo periodo, oppure per l’anno prossimo. Vediamo, come viene, senza farsi un programma preciso.
Il suo “chissà” intona per noi più come uno spiraglio promettente, quindi azzardo “…comunque noi a Sanremo ci saremo e la porteremo con noi maestro…” Michele Zarrillo sorride e prontamente ci risponde”…ma… mi porterete nel cuore! Se non dovessi essere lì, mi porterete nel cuore! Tanto io a Sanremo anche se non ci sto, ci sto comunque, perché ne ho fatto già tredici di Festival di Sanremo, per cui! Ciao a tutti, grazie per essere venuti anche qui, é stato un piacere rincontrare te Angela e tuo marito, un bacio e buone cose.
Il cantautore romano non si è fatto attendere molto nemmeno dal suo pubblico e il boato accoglie lui e le sue canzoni. Più di due ore di spettacolo puro, ricco di emozioni ed effetti di luce mozzafiato. Le sue canzoni sono poesie che si posano leggere e lasciano impronti indelebili. Michele Zarrillo ha regalato ai presenti un viaggio sonoro attraverso la sua grande carriera. Tra assoli di chitarra acustica ed elettronica, passaggi di batteria a mani nude, le sue dita che accarezzano i tasti di un pianoforte e canzoni tuffate nel passato che viaggiano indissolubili nel presente, hanno portato in delirio i suoi fan. Il pubblico lo
acclama, canta le sue canzoni e lui, s’inchina a loro con grande eleganza, affetto e immensa gratitudine. Giusto il tempo di ringraziare gli organizzatori e il suo pubblico per avergli dato fiducia, per avere avuto così tanta pazienza durante il periodo della pandemia, per aver creduto in lui di incontrarlo mentre altri davano per scontato che non sarebbe arrivato, per poi continuare il suo colossale spettacolo senza fare più interruzioni e chiudendo il suo programma replicando la canzone che festeggia i suoi quarant’anni, Una
rosa blu. L’organizzazione Danilo Amato, Amato & Tasselli Eventi ai nostri microfoni interviene dicendoci: innanzitutto ringraziamo voi di TeleVideoItalia Angela e attraverso te anche il Corriere d’Italia per cui scrivi, che siete qui con noi questa sera a darci attenzione e stare con il grande Maestro in questo concerto. Siamo partiti così, con i fratelli Tasselli. Ci siamo cercati e forse anche trovati. Michele Zarrillo è stato comunque un artista dove, con le sue canzoni siamo cresciuti. Una rosa blu, ad esempio, è la mitica per tutti noi. Sanremo lo seguono tutti e da quando l’ha fatta, uniti una sera a cena abbiamo sposato
l’idea di unire e far’ partita alla grande quest’organizzazione. È stato davvero difficile e molto impegnativo, lo ammettiamo, però ci ha portato alle soddisfazioni, ci dice fiero Danilo Amato. La reazione del pubblico quando ha sentito che arrivava Michele Zarrillo è stata positiva. In tanti erano contenti di vedere per la prima volta il maestro in Germania e siamo contenti anche noi che, dopo due anni dovuta al Covid-19, ce l’abbiamo fatta. Questa sera è una grande festa per tutti noi che siamo qui in sala, ci dice visibilmente emozionato
Matteo Tasselli. Avere questo grande pubblico in sala è una bellissima emozione, perché non siamo abituati a tutto questo. Lavoriamo più dietro le quinte in organizzazione e vederli arrivare in così grande numero per il maestro Michele Zarrillo, è davvero fantastico, aggiunge Nicola Tasselli. Ringraziamo tutti gli sponsor che hanno creduto in noi e contribuito alla realizzazione di questo concerto e non per ultimo il pubblico che ha creduto in noi e ci ha permesso, con la loro presenza, di fare sold out, termina Roberto Tasselli.
Entusiasta della loro compatta organizzazione, non mi esimo nel chiedere cosa bolle in pentola, sgamati gli organizzatori sorridono poi Danilo Amato orgoglioso risponde: sì Angela, sì! Siamo già in movimento per mantenere anche lo stesso livello e forse mettiamo anche qualcosa in più. Il concerto è stato aperto dagli artisti Trio L’Incanto, un trio di tenori per eccellenza, formato dal cantante Massimo Leone pop tenore leggero, Emanuele Bezzi Baritono lirico, da Fabio Pezzetta Baritenore e cantante Musical. La loro performance,
degna di seguire le orme di artisti che hanno segnato la storia della musica italiana nel mondo, inevitabilmente ha sorpreso e portato il pubblico in un nuovo mondo musicale. Un connubio perfetto, dove il canto lirico si mescola con eleganza con il pop e con audacia al rock. Per novero, l’intervista integrale redatta e dedicata interamente al Trio L’Incanto, é riportata a seguito in questo articolo. Considerando comunque che è la loro prima data in suolo tedesco e già hanno raggiunto un così grande consenso dal pubblico, è inevitabile
che queste meravigliose e “incantevoli” voci, siano destinate ad avere un seguito sui palchi di tutta Europa. I loro management e produzione Alex Voltolini & Silvia De Ieso fanno sapere che stanno già pianificando il programma. Questo concerto è stato un successo incredibile e resterà impressa nella memoria dei partecipanti fan di Michele Zarrillo, peccato per chi non ha creduto a questa “data del 4 giugno” a questo "concerto con Michele Zarrillo" a questa "organizzazione Danilo Amato, Amato & Tasselli Eventi"" che ha messo anima e
cuore per portare ai nostri connazionali ancora un Colossal che ha fatto per davvero la storia della musica italiana nel mondo. Questi sí, che non sanno per davvero cosa si sono persi! Meditate gente...meditate! Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de
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